Ecco a voi un altro dei corti finalisti della quarta edizione del Premio Centottanta:
METALOGON
di Rita Deidda
“Si racconta una nuova quotidianità domestica, reimparata in quarantena, dove i tempi si sono dilatati e rallentati, dove ogni cosa assume un nuovo significato e si impara a soppesarla diversamente. Si racconta una dimensione fatta di incertezze, soprattutto legate al sentire. Si raccontano: difficili risvegli nonostante la splendida mattinata primaverile, una noiosa ripetizione dei pasti, piccole scosse emotive tra il semplice respiro del cane di casa e un messaggio sul cellulare, dimensione in cui anche una mosca nella stanza può essere alla pari degli elicotteri che ci hanno sorvegliato dall’alto durante la quarantena. Fino a trovare conforto in attività fisica guidata da una voce virtuale, e il leggero sentore di un risveglio e rinascita che verranno”.